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Cosa sono i Disturbi
dell’Alimentazione
Cosa sono
I Disturbi dell’Alimentazione sono disturbi complessi, che compromettono lo stato di salute fisica e psichica della persona.
I Disturbi dell’Alimentazione (DA) – sono patologie complesse, caratterizzate da un comportamento alimentare disfunzionale e da un’eccessiva preoccupazione del soggetto per il proprio peso.
Circa il 70% dei pazienti con un disturbo alimentare presenta anche un altro disturbo psichiatrico tra i più comuni vi sono i Disturbi d’Ansia e dell’Umore. Tali stati di sofferenza psichica e fisica influenzano negativamente il funzionamento psico-sociale e interferiscono su un sano sviluppo corporeo, causando un generale peggioramento della qualità della vita della persona.
LE PRINCIPALI CAUSE
Le disfunzioni della condotta alimentare sono provocate da alterazioni affettive, cognitive e comportamentali.
L’insorgere dei DA può essere causato da molteplici fattori e da elementi psicopatologici comuni, come alterazioni affettive, cognitive e comportamentali che si esprimono attraverso disfunzioni della condotta alimentare e del modo in cui la persona percepisce il proprio corpo e il proprio peso.
Nonostante presentino numerose caratteristiche comportamentali e psicologiche comuni, le diverse tipologie di DA differiscono tra loro per decorso clinico, esito e necessità di trattamento e possono condurre a gravi conseguenze psicologiche e mediche.
come si riconoscono
Fin dall’adolescenza, i soggetti con Disturbi dell’Alimentazione hanno una percezione alterata del proprio corpo e bassi livelli di autostima.
I soggetti che soffrono di un Disturbo dell’Alimentazione hanno una percezione alterata della propria immagine corporea e bassi livelli di autostima; adottano comportamenti indirizzati al digiuno o sono preda di crisi bulimiche che li portano a ingerire una grande quantità di cibo in un breve lasso di tempo e spesso a mettere in atto pratiche di eliminazione per prevenire l’aumento di peso.
L’esordio avviene prevalentemente in età evolutiva, nella fascia fra i 15 e i 18 anni e colpisce in particolar modo le ragazze, anche se, negli ultimi anni, si è assistito a un incremento di diagnosi nei ragazzi.
I PRINCIPALI DISTURBI
I principali Disturbi dell’Alimentazione.
Tra i principali Disturbi dell’Alimentazione troviamo l’Anoressia Nervosa, la Bulimia Nervosa, il Disturbo da Alimentazione Incontrollata e l’Obesità.

Se l’Anoressia Nervosa è caratterizzata principalmente da una rilevante perdita di peso, accompagnata da un rifiuto di alimentarsi regolarmente e dalla paura di ingrassare, il tratto caratterizzante della Bulimia Nervosa sono invece le ricorrenti abbuffate che possono essere seguite da condotte compensatorie di eliminazione come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi o attività fisica eccessiva. Le abbuffate caratterizzano anche il Disturbo da Alimentazione Incontrollata, ma in questo caso gli episodi sono meno ricorrenti e non si associano sistematicamente a episodi di eliminazione autoindotta. L’Obesità e il sovrappeso dell’adulto e del bambino rappresentano una condizione in cui esiste un eccesso di massa adiposa che può determinare la compromissione dello stato di salute della persona, limitandone così le aspettative di vita e di salute.
la clinica dei DA
Curare un paziente con DA: un approccio a 360°.
Curare un paziente con Disturbi dell’Alimentazione significa adottare un approccio multidisciplinare e sinergico che integra aspetti clinici, nutrizionali, psicologici, psicofisiologici e psichiatrici. Solo attraverso tale approccio, è possibile offrire al paziente un trattamento a tutto tondo, in regime residenziale o ambulatoriale, in base alla gravità e alle esigenze del disturbo.
È fondamentale che il paziente sia al centro del dialogo di cura e ogni terapia ha lo scopo di renderlo consapevole delle proprie condizioni cliniche, affinché possa assumere un ruolo attivo e costruttivo, determinando così l’efficacia del trattamento. Durante la terapia l’équipe affronterà, in modo sincronico, i differenti aspetti del disturbo, rimanendo costantemente in contatto con la rete di cura e le istituzioni (la famiglia, la scuola, il lavoro…) in cui il paziente è inserito o, in caso di regime residenziale, dove tornerà a vivere dopo che avrà concluso il proprio percorso di guarigione.
COSA SONO I DA
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